05.03.2014
NUOVA MOSTRA AL "PRIVATE BANKING" DELLA CASSA A RAVENNA SU "CARNEVALE DELLA MARIOLA"
La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al’11 marzo prossimo, una particolare ed esclusiva mostra su “Carnevale della Mariola - Studi, ricerca e recuperi della tradizione” promossa grazie alla collaborazione del Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini” di Ravenna che da alcuni anni ripropone alla città gli antichi festeggiamenti carnevaleschi che diedero origine, alla fine dell’8oo, alla Maschera della Mariola, la maschera carnevalesca che apparve per la prima e unica volta nel 1869, durante il Carnevale che, a quel tempo a Ravenna, era organizzato con scopi filantropici dalla Società della Mariola. La tradizionale maschera ravennate prende vita dal detto popolare “Cercar Mariola per Ravenna”.
Nel 2010, gli allievi dell’Istituto d’Arte per il Mosaico, ora Liceo Artistico “Nervi-Severini” hanno ricostruito fedelmente il costume della Mariola da un bozzetto a colori realizzato nel 1870, una fotografia ritoccata ad acquerello appartenente all’Album di Gaetano Savini in Memorie illustrate di Ravenna, custodito alla Biblioteca Classense, su gentile concessione dell’immagine del documento dell’allora Direttore Donatino Domini. Da allora, la Maschera della Mariola, indossata di volta in volta dalle allieve del Liceo, aleggia sui preparativi dei festeggiamenti carnevaleschi che ogni anno si svolgono all’insegna di un tema stabilito.
Dopo il tema delle figure mitologiche pagane della tradizione romagnola, che in certo qual modo richiamava l’evento della Cinquecentenaria Battaglia di Ravenna e il cosidetto mostro che sembra averla preannunciata, dopo il recupero della festosa pantomima dei “Farinini” in uso fino alla fine dell’Ottocento, in cui un’allegra comitiva, con i volti imbrattati di farina, in omaggio alla famiglia dei Lovatelli dal Corno, scorazzava per tutta la città lanciando in aria un fantoccio di fronte ai Palazzi più signorili per chiedere l’obolo, solo per citare i temi degli ultimi due anni, quest’anno, il Nuovo Carnevale laico della Mariola 2014, sarà condotto sul tema del colore ROSSO, motivo filoconduttore della didattica laboratoriale del Liceo per l’Anno Scolastico in corso. Tra le tante leggende che si diramano sull’onda di questa misteriosa storia, per il Carnevale in ROSSO 2014 i ragazzi del Liceo hanno prediletto quella più passionale e intrigante, La Istoria di Maria per Ravenna, scritta nel secolo XV da ignoto autore, dai tratti boccacceschi, che narra di due giovani innamorati che, sopraffatti dalle volontà dei genitori che intralciano la loro relazione con la combinazione di un matrimonio d’interesse, escogitano un piano infallibile per continuare a vivere la loro storia d’amore.
Il detto popolare “Cercar Mariola per Ravenna”, citato da storiche fonti letterarie fin dal 1300, sorge anticamente a Ravenna dall’interpretazione della posizione di due curiosi frammenti in pietra: una testa, forse di imperatore romano, inserita in una nicchia e, accanto, un cavaliere che le volge le spalle, incastonate nella Torre Civica della città, da molto tempo in fase di restauro. Tante sono le leggende che si diramano sull’onda di questa misteriosa storia che fin dal primo Trecento supera i confini della città tanto che compare in un verso nel Codice de L' Acerba di Cecco d'Ascoli: "Maria si va cercando per Ravenna/chi in donna crede che sia intelletto" e persino Cervantes, alcuni secoli dopo, nel Don Chisciotte, paragona il "buscar a Marica por Ravena" col "buscar al bachiller en Salamanca" riferendosi a ciò che è ovvio cioè la ricerca di un laureato nella maggiore città universitaria della Spagna, tutte raccolte nel libro “Cercar Maria per Ravenna-Zarchè Mariola par Ravèna” del 2004 scritto da Franco Gàbici.
Al recupero della tradizione, grazie alle ricerche e all’impegno degli studenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini”, l’esposizione, ospitata dalla Cassa, vuole rendere omaggio.