05.03.2018
BANCA DI IMOLA SPA/ Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio dell'esercizio 2017
Il Consiglio di Amministrazione di Banca di Imola spa, presieduto da Giovanni Tamburini, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017, su proposta del direttore generale Sergio Zavatti.
I dieci anni della crisi economica più grave che l’Italia abbia subito, in tempo di pace nell’ultimo secolo, sono stati superati da Banca di Imola senza ricorrere ad aumenti di capitale onerosi per gli Azionisti, accantonando prudenzialmente parte dell’utile maturato negli anni.
Il bilancio della Banca di Imola chiude con un utile netto di 510 mila euro (+ 25,30% sull’esercizio 2016), che sarebbe risultato 1 milione 682 mila euro se non vi fossero stati i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi di banche concorrenti disposti dalle competenti Autorità.
All’Assemblea della Banca di Imola del 5 aprile 2018 verrà proposta la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,062 euro per azione.
La raccolta globale si incrementa, attestandosi a 3.348 milioni di euro (+ 5,40%), con un aumento sia della raccolta diretta, che si attesta a 1.394 milioni di euro (+ 1,10%), che di quella indiretta, pari a 1.954 milioni di euro (+ 8,70%), di cui gestita 957 milioni di euro, (+ 14,50%).
Il totale dei crediti alla Clientela, proseguendo nel costante finanziamento all'economia locale, ha raggiunto 1.084 milioni di euro, (in aumento del 2,10%).
L'impegno della Banca e del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna nel conseguire gli obiettivi di crescita ed i necessari positivi riscontri economici risultano anche testimoniati dai 1.136 mutui e prestiti erogati nel 2017, per un controvalore di 145 milioni di euro.
Nonostante una situazione economica generale che permane complessa, pur con ulteriori segnali di ripresa, tutti i dati di movimentazione delle varie attività a servizi alla Clientela sono positivi ed in crescita, a dimostrazione del grado di fiducia e della credibilità che gode Banca di Imola.
Sempre ingenti e prudenti le rettifiche nette sui crediti pari ad 8 milioni 497 mila euro.
Banca di Imola non privilegia l’alto rischio, ne l’uso di derivati speculativi, bensì sostiene la sana e prudente economia produttiva, vieta le stock-option al proprio interno e le liquidazioni che eccedano il Contratto Nazionale del Lavoro.
Da segnalare l'apprezzamento della Clientela per l'operazione di riacquisto a valore nominale di n. 3 prestiti obbligazionari subordinati emessi negli anni dal 2012 al 2013 e nuovamente deliberata dal Consiglio di Amministrazione ad inizio 2018.
Banca di Imola ed il Suo Gruppo di appartenenza Cassa di Risparmio di Ravenna continuano ad avere indicatori patrimoniali di eccellenza e di grande solidità. Lo testimonia anche la rivista AltroConsumo Finanza che ha inserito Banca di Imola Spa e Cassa di Risparmio di Ravenna Spa fra le migliori 30 Banche in Italia per solidità assegnando le 5 stelle, il massimo dei voti.
In particolare, per Banca di Imola il CET 1 si posiziona al 14,22% ed il Total Capital Ratio che si attesta al 20,12%, valori molto superiori ai minimi assegnati, (rispettivamente il 5,75% ed il 9,25%).